Bolsena è raggiunta e attraversata dalla via Francigena. Si tratta di un tragitto, più propriamente un “cammino”, fatto di sentieri di campagna e strade antiche che parte dalla Francia, dal San Bernardo, attraversa parte della Svizzera e dell’Italia, per raggiungere Roma. E’ lungo circa 1000 Km e organizzato in 44 tappe, una delle quali raggiunge appunto Bolsena.
Un percorso immerso nella natura, tra boschi ed uliveti, che conduce i viandanti all'interno dell’antica caldera che oggi ospita il lago. Il tragitto, percorribile sia a piedi che in bicicletta, nasce intorno alla fine del VII secolo dall'esigenza dei Longobardi di collegare il ducato di Pavia ai territori appenninici meridionali, mediante una strada che potesse passare lontana dalle aree di influenza bizantina, raggiungendo Roma attraverso l’ultima parte dell’antica Cassia.
Il collegamento, che attraversava l’appennino lungo il Passo della Cisa, divenne una via talmente abituale per le truppe longobarde tanto da spingere gli abitanti di quei luoghi a ribattezzare il monte “Mons Langobardum”, da cui derivò l’antico nome della via: appunto via di “Monte Bardone”.
In seguito, quando questi territori passarono sotto il controllo dei Franchi, la via cambiò nome iniziando a chiamarsi via Francigena, ossia “strada originata dalla Francia”. In breve tempo il percorso divenne uno dei principali assi di collegamento tra nord e sud dell’Europa, su cui transitavano eserciti e mercanti. Intanto, verso la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, i pellegrinaggi divennero una pratica sempre più diffusa e così si presentò l’esigenza di collegare i luoghi principali dalla cristianità che erano Gerusalemme, Santiago de Compostela e Roma. E proprio la via francigena divenne uno snodo fondamentale tra le tre grandi vie di fede del Medioevo.